Non è vero autunno senza loro. Ecco dove si nascondono le migliori caldarroste: la guida ai borghi e ai mercatini imperdibili

Tra boschi dorati e vie medievali, un viaggio alla scoperta delle sagre più autentiche delle caldarroste

Quando l’autunno risveglia i sensi

L’autunno in Italia è una stagione che parla ai sensi: le foglie che cambiano colore, il profumo della terra bagnata, l’aria frizzante e quel desiderio di rintanarsi, magari attorno a un fuoco. In questo contesto, le caldarroste (castagne arrostite) diventano regine delle sagre locali, momenti di convivialità e festa che si tengono nei borghi, nelle piazze e nei boschi. Gustare caldarroste significa assaporare il gusto del tempo: la cottura lenta sul fuoco, il contrasto tra la crosticina bruciacchiata e il cuore dolce e morbido, l’abbinamento con vino novello, cioccolata o piccoli salumi. Le sagre e le feste dedicate alle castagne sono radicate nella tradizione contadina, ma oggi attirano turisti e appassionati da ogni parte d’Italia.

I borghi e le location più suggestive

Non tutte le sagre sono uguali: alcune si tengono in antichi borghi in collina, dove le viuzze acciottolate e le piazzette si illuminano al calar della sera; altre si svolgono in boschi di castagni, con mercatini, musica tradizionale e stand gastronomici. In Toscana, Umbria, Lazio, Piemonte e Campania si trovano manifestazioni molto famose, spesso accompagnate da escursioni nei boschi vicini, percorsi guidati tra i castagneti, degustazioni di prodotti tipici locali. Camminare tra gli alberi, raccogliere castagne (ove consentito) e poi scaldarsi attorno a una bancarella fumante è un’esperienza che fonde natura, cultura e gastronomia.

Tradizione, comunità e festa

Le sagre delle caldarroste non sono solo occasioni gastronomiche: sono momenti di aggregazione, riscoperta delle radici, partecipazione locale. Le associazioni di paese, le pro loco, le bande musicali e i gruppi folcloristici organizzano spettacoli, balli, momenti per bambini e gare tra vicoli. Le ricette possono variare: alcune aggiungono zucchero, altre vin brulé, altre ancora abbinano le castagne a dolci tipici o gelato. Spesso è l’intera comunità che si mobilita: si montano tavolate in piazza, si preparano fuochi, si allestiscono zone riscaldate per restare fuori anche nelle ore serali più fredde. Le sagre autunnali diventano così punti di riferimento per gli abitanti e occasioni imperdibili per i visitatori.

Itinerari consigliati e consigli pratici

Per vivere al meglio queste sagre, è utile scegliere itinerari che combinino visita al borgo, passeggiate nei boschi e partecipazione alla festa. Controlla le date (di solito fra fine ottobre e novembre), arriva presto per goderti il paesaggio e la luce del tramonto e porta con te una scorta di olio extravergine, dolcetti locali e magari una coperta per sederti all’aperto. Indossa scarpe comode e giacche calde: la sera l’aria diventa fresca. Se possibile, accosta al momento delle caldarroste una visita ai luoghi d’interesse vicini—una chiesa antica, un museo locale o un panorama straordinario. E non dimenticare di portare casa qualche sacchetto di castagne — alcune sagre permettono l’acquisto di castagne fresche o prodotti trasformati.