Mondovì tra tesori d’arte nascosti, passeggiate da sogno e sapori autentici da vivere subito

Un viaggio a Mondovì, nel cuore pulsante della provincia di Cuneo, svela un mondo straordinario di arte, storia e sapori che conquista al primo sguardo. Questa cittadina, incastonata tra colline, montagne e pianure del sud Piemonte, si apre come un prezioso scrigno dove si intrecciano ambienti medievali, capolavori barocchi e tradizioni culinarie d’eccellenza. Passeggiare tra i suoi due quartieri storici, Breo e Piazza, significa immergersi in epoche differenti ma complementari: da un lato la vivacità commerciale e i tesori nascosti dietro ogni angolo, dall’altro la maestosità dell’antico borgo arroccato sul colle, fatto di torri, campanili e palazzi che raccontano secoli di storia.

Mondovì: due anime, un tesoro nascosto da scoprire

Ci sono luoghi che raccontano storie solo a chi sa ascoltarle. Mondovì è proprio questo: un gioiello piemontese composto da due anime distinte, ma vibranti di fascino. Nel rione Breo, il centro commerciale originale, botteghe antiche, caffè storici e musei come quello della Ceramica e quello della Stampa si affiancano in un racconto vivo e colorato. Qui si sente il respiro delle mercanzie, dei commerci e dei dialoghi che da secoli animano le viuzze. A dominare invece è Piazza, antico centro medievale arroccato sul colle, dove la storia si manifesta tra palazzi e edifici sacri che attraversano epoche e stili diversi. Palazzo di Città svetta sulla piazza, testimone del potere medievale ancora palpabile negli affreschi della sala degli Stemmi. A pochi passi, la maestosa cattedrale di San Donato, dal 1940 monumento nazionale, custodisce opere barocche e tesori sconosciuti come l’antico busto di papa Pio V. Non lontano, la chiesa della Missione si presenta come un’autentica gemma barocca, con la sua singola navata arricchita da decorazioni scolpite che incantano i visitatori.

Un simbolo che domina le alpi: la torre del belvedere e i segreti di mondovì

Alzare lo sguardo verso la cima del Monte Regale significa incontrare la torre del Belvedere, conosciuta anche come torre dei Bressani. Edificata nel XIV secolo, questa torre è il simbolo della città e il suo osservatorio privilegiato. Dalla sua cima, gli occhi sgorgano su un panorama mozzafiato che abbraccia la vasta pianura cuneese, le sinuose Langhe e, nei giorni limpidi, la maestosità delle Alpi. Proprio questo punto panoramico al centro dell’antico borgo di Piazza ha stregato un visitatore celebre: Napoleone Bonaparte, che nel 1796 definì Mondovì “il più bel paese del mondo”. Ai piedi della torre, il Parco del Tempo regala una passeggiata tra antichi strumenti di misurazione, come un museo a cielo aperto dedicato alla scienza temporale. Un angolo dove natura e storia si fondono per stupire anche il viaggiatore più esperto.

Brea e piazza: piazza san pietro e il fascino dell’automa del moro

Nel quartiere di Breo, cuore pulsante della vita cittadina, si trova la famosa piazza San Pietro, spesso chiamata piazza del Moro. Questa piazza è un concentrato di sorprese visive: la fontana del Delfino, le meridiane incise sulle pareti, e, soprattutto, la facciata della chiesa di San Pietro con il celebre automa del Moro, che batte le ore con un ritmo antico e ipnotico. L’automa è anche protagonista del tradizionale Carnevale cittadino, un simbolo che lega la festa alla storia di questo angolo vivace. Non lontano, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, chiamata anche chiesa del Moro, svela un interno ricco di arte e trasformazioni architettoniche, testimonianza delle molteplici anime di Mondovì, attraversate da fede e arte sacra. Breo e Piazza, collegati dalla storica funicolare, invitano a un viaggio intenso di scoperta tra vicoli, piazze e monumenti spesso poco conosciuti ma straordinari.

Mondovì intorno: castelli medievali, vini pregiati e borghi da fiaba

A pochi chilometri da Mondovì si aprono altre meraviglie tutte da scoprire. Grinzane Cavour, nel cuore delle terre del Barolo, incanta con il suo castello medievale e il legame profondo con Camillo Benso conte di Cavour, che qui fu sindaco. È il luogo ideale per immergersi nella storia del Risorgimento e nella cultura del vino, grazie all’Asta Mondiale del Tartufo Bianco, al Museo “In Vigna” e all’Enoteca Regionale Piemontese. Bra, a circa mezz’ora di strada, è una città dai mille volti, famosa per le sue architetture barocche e la salsiccia dalle origini antiche. Tra i suoi gioielli la chiesa della Santissima Trinità, capolavoro di Bernardo Antonio Vittone, e la Zizzola, edificio simbolo dalla forma ottagonale, custode di uno scenografico allestimento museale che racconta le radici della città. Neive, nel territorio del Barbaresco, ospita un centro storico medievale perfettamente conservato, dominato da vigneti pregiati e castelli secolari. La torre dell’Orologio e la piazza Italia testimoniano uno stile e un’atmosfera unici, dove ogni pietra parla del passato e di un patrimonio enogastronomico di fama mondiale.

Sapori autentici tra bollicine, tartufi e dolci spettacolari

Mondovì non è soltanto storia e panorama, ma è un invito a scoprire la ricchezza di una tradizione gastronomica che affonda le radici nelle terre piemontesi. Qui spiccano prodotti unici, come il Cappone di Morozzo, un galletto castrato, Presidio Slow Food, che conquista per la sua carne tenera e saporita, da gustare lesso o in tempistiche più elaborate. Tra i piatti tipici, i tajarin e gli agnolotti si accompagnano a vini pregiati come il Dolcetto di Dogliani Docg, mentre formaggi come la raschera e il bruss completano il quadro di una cucina che celebra la genuinità. Tra i salumi spiccano le bale d’asu, così chiamate per la singolare forma che ricordano “le palle d’asino”. I dolci tradizionali sono un’ultima, irresistibile scoperta: i Monregalesi al rhum, praline avvolte dal cioccolato, le paste di meliga fragranti e dorate, le risole, delicate sfoglie ripiene di marmellata e la cupeta natalizia fatta di nocciole e miele. Un viaggio gustativo che si chiude con il celebre Rakikò, amaro liquoroso d’erbe dal 1924, emblema dell’anima aromatica di questa terra.